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Infortunio a causa di un corallo sulla spiaggia: è responsabile il Tour Operator?

Infortunio a causa di un corallo sulla spiaggia: è responsabile il Tour Operator?

Infortunio a causa di un corallo sulla spiaggia: è responsabile il Tour Operator?

Una recente sentenza di un Giudice di Pace di Messina si è occupata della responsabilità del Tour Operator in caso di infortunio durante il soggiorno in resort causato da un corallo presente sulla spiaggia utilizzata dagli ospiti, asseritamente non visibile né segnalato.

Innanzitutto viene sottolineato che il Codice del Turismo prevede espressamente che l’organizzatore che sia avvale di altri prestatori di servizi è comunque tenuto a risarcire il danno sofferto dal turista, salvo il diritto di rivalersi nei loro confronti.

La circostanza, denunciata in loco e controfirmata dal medico che ha praticato numerosi punti di sutura alla ferita dell’infortunato, è stata anche confermata per testimonianza e mai smentita dal Tour Operator.

Il giudice pur considerando l’uso cui la spiaggia è destinata, di pertinenza del resort, ritiene sussistere in capo al gestore della struttura l’obbligo di predisporre adeguate cautele e protezioni, nonostante i vincoli ambientali maldiviani. Infatti l’art 2015 Cod. Civ. introduce una disciplina speciale per i danni arrecati dalle cose di cui si ha la custodia, ponendo a carico del custode la possibilità di liberarsi dalla responsabilità presunta dimostrando che il danno si è verificato in modo non prevedibile né superabile con lo sforzo diligente adeguato alle concrete circostanze del caso.

Nel caso in esame il giudice ha sottolineato che il Tour Operator ha fornito in fase precontrattuale ogni informazione circa le caratteristiche dei luoghi e della spiaggia, ivi compresa la presenza di “banchi di coralli”, sicchè la presenza di un corallo sulla spiaggia non può considerarsi un’insidia occulta e /o imprevedibile con l’uso dell’ordinaria diligenza. Pertanto benchè la struttura non abbia dimostrato di aver provveduto alla pulizia della spiaggia in modo da ridurre i rischi connessi alle caratteristiche dei luoghi (pur nel rispetto dei vincoli ambientali), il turista era informato della presenza dei coralli e doveva usare maggiore impegno e attenzione, visto che la spiaggia per le sue caratteristiche morfologiche poteva essere insidiosa.

In conclusione per il giudice vi è stato un concorso di colpa paritario tra le parti.